Bunkerweb
Occorre sempre portare molta attenzione alla sicurezza dei servizi esposti online cercando sempre nuove soluzioni per difendere i propri sistemi che non siano ovviamente gestiti da altri e così volevo provare Bunkerweb, è un prodotto francese mantenuto da una società di consulenza specializzata in cybersecurity la Bunkerity.
Bunkerweb è fondamentalmente basato su nginx, noto web server su cui “girano” moltissimi milioni di domini online, a voi il sondaggio di Netcraft di qualche anno fa.
Bunkerweb ingloba tra le caratteristiche di sicurezza supporto Let’s Encrypt in automatico, hardening TLS, integrazione di ModSecurity con regole OWASP e tantissime altre.
Volevo provarlo come piccolo test su una VPS che ho di prova già preconfigurata con nginx; per far questo sposteremo la porta di ascolto di nginx sulla 9080, configuriamo Bunkerweb per fare da reverse proxy sullo stesso host.
La macchina ospitante è una Debian 10 installazione standard con nginx perfettamente funzionante con il solo sito @default configurato, dove andremo aspostarne la porta di ascolto:
nano /etc/nginx/sites-enabled/default
editiamo la porta 80 e portiamola a 9080:
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. . installiamo i docker . .
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. . . e quindi Bunkerweb che lo faremo partire in modalità reverse proxy ( l’ip è quello dell’host ):
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Ora se puntiamo all’ip pubblico dell’host ovvero http://192.3.4.5 dovremmo vedere la root del nstro nginx, provando ad eseguire diversi refresh con il browser “simulando” un client aggressivo dovremmo ottenere piu’ o meno una cosa del genere :
In pratica abbiamo messo “in cascata” Bunkerweb davanti alla installazione standard di nginx, qualche prova aggiuntiva di pentesting ( molte ) sarebbero d’obbligo ma il tempo è tiranno . . .
E’ tutto, Bye . .:-)